Irene Cetin ha vinto il premio della Fondazione Pasquale Sfameni per le sue ricerche sulle patologie della placenta
— di Redazione
Docente dell'Università Statale di Milano e direttrice dell'Ostetricia della Clinica Mangiagalli del Policlinico di Milano, Irene Cetin ha ricevuto sabato 19 ottobre il premio internazionale per il suo contributo alla ricerca in ostetricia e fisiopatologia della placenta. È la prima donna e la prima italiana a essere insignita di questo riconoscimento.
Irene Cetin, direttrice dell'Ostetricia della Clinica Mangiagalli del Policlinico di Milano e docente all'Università Statale di Milano, ha vinto la quinta edizione del premio internazionale della Fondazione Pasquale Sfameni, assegnato dall’Alma Mater Studiorum Università degli Studi di Bologna. Il riconoscimento è destinato a ricercatori e ricercatrici di fama internazionale che abbiano contribuito in modo significativo all'avanzamento delle conoscenze in ostetricia, con particolare attenzione alla fisiopatologia della placenta.
Il lavoro di Irene Cetin ha riguardato gli avanzamenti che permettono oggi di comprendere come prevenire e diagnosticare precocemente le patologie della placenta. "L’adeguata formazione della placenta, infatti, è fondamentale per un buon esito della gravidanza ed eventuali anomalie possono avere un ruolo nell’insorgenza di altre patologie" ha spiegato Irene Cetin.
In occasione della cerimonia di premiazione, la nostra direttrice ha tenuto una lectio magistralis sul fenotipo placentare del feto con ritardo di crescita. La fondazione intende ricordare la figura di Pasquale Sfameni, medico e scienziato italiano celebre per le sue ricerche su gravidanza e parto, noto a livello internazionale per aver sviluppato nel 1922 la teoria della "rivoluzione utero-ovarica" e della dilatazione attiva dell'utero. Congratulazioni alla professoressa Irene Cetin.
Irene Cetin fa parte delle Top Italian Women Scientists con oltre 500 pubblicazioni scientifiche internazionali, un H-index di 83 e più di 26.000 citazioni. Le sue principali aree di ricerca includono patologie legate alla placentazione, nutrizione materno-fetale, infiammazioni in gravidanza e prevenzione di patologie attraverso nutrizione e vaccinazioni, oltre agli effetti del COVID-19 sulla gravidanza.
Nella foto in apertura, da sinistra: Patrizio Antonazzo dell'Ostetricia e Ginecologia all'Ospedale di Cesena; Emanuela Taricco, ginecologa del Policlinico di Milano; Francesca Parisi, ginecologa del Policlinico di Milano e Chiara Lubrano, ginecologa in formazione.